domenica 20 novembre 2016

Alimentazione in gravidanza: cosa non dovresti mangiare


Aspetti un bimbo? Congratulazioni!
Ricordati però che ci sono degli alimenti e bevande che sarebbe opportuno non consumare nei 9 mesi di gravidanza in quanto potrebbero essere portatori di batteri e/o altre sostanze dannose.

Vediamo quali sono:

Carne cruda o poco cotta: la carne deve essere sempre cotta fino al cuore e poi va consumata calda. Altrimenti potrebbe essere portatrice del protozoo responsabile della toxoplasmosi, ma anche di batteri come la Salmonella ed E.coli. Solamente le donne positive al Toxo-test possono consumare carne cruda a fette (carpaccio), ma immediatamente dopo la preparazione. 

Prodotti di salumeria: evitare di consumare carni salate e insaccati stagionati per meno di 30 giorni (es. salsicce, salami freschi o poco stagionati di piccole dimensioni, come i cacciatorini) oppure salumi artigianali. Le carni salate cotte (es. prosciutto cotto, mortadella, porchetta) possono essere consumate, ma devono essere conservate in frigorifero ben protette e per pochi giorni.

Uova crude: come per la carne e per il pesce è preferibile non mangiare le uova se non sono state ben cotte (evitare uovo alla coque e all'occhio di bue) e di conseguenza non mangiare preparazioni che le prevedano come ingredienti (es. salse, creme, zabaione, maionese o tiramisù fatti in casa). Lavatevi le mani dopo averer toccato il guscio!


Pesce crudo o poco cotto: evitare di consumare pesce crudo (es. sushi, sashimi, cevice) o molluschi, ostriche e crostacei crudi. Moderare il consumo (massimo una porzione settimanale) di pesce spada, squalo e tonno in quanto contengono elevate dosi di mercurio. Il pesce affumicato deve essere consumato subito dopo l’apertura.




Pesci di grandi dimensioni: evitare di consumare pesce spada, smeriglio, palombo e verdesca per accumulo di possibili inquinanti (metilmercurio). Non superare per il tonno 1 porzione settimanale o 2 scatolette medie.


Formaggi a pasta molle/semimolle con crosta e muffe: evitare il consumo di formaggi come il gorgonzola o il brie. Preferire i formaggi a latte pastorizzato, i formaggi stagionati, i formaggi spalmabili (es. stracchino e crescenza), purchè non conservati a lungo dopo l'apertura.


Frutta e verdure crude: la frutta e la verdura cruda possono e devono essere assunte con regolarità per i molteplici benefici che apportano all’organismo, l’unica accortezza è assicurarsi di lavarle bene (si può utilizzare il bicarbonato o gli appositi disinfettanti presenti in commercio) o sbucciarle.Via libera invece a tutti i tipi di frutta e di verdure cotte.




Piatti freddi già pronti al bar o in gastronomia: evitare di consumare piatti freddi preparati in precedenza e conservati in frigo per più di 2 giorni (potrebbero contenere Listeria monocytogenes).





Alcolici: il consumo di alcol va contenuto durante la gravidanza e soprattutto durante il primo ed il secondo mese di gestazione in cui avviene la formazione dei diversi organi. È invece permesso il consumo di un bicchiere di vino ai pasti.


Caffè, tè, bevande a base di caffeina: la caffeina è un componente naturale di diversi cibi e bevande (es. caffè, tè, cioccolata). Essa può essere assunta durante la gravidanza, ma in quantità limitate. Si consiglia di non superare giornalmente 3 tazze di caffè oppure, in alternativa, 6 tazze di tè. Inoltre, bevande come la Coca-Cola, la Pepsi o le cosiddette “bevande energetiche” contengono caffeina o sostanze caffeinosimili e vanno pertanto consumate con moderazione anche a fronte di un alto potere calorico. Gli alti livelli di caffeina infatti possono portare ad aborto o riduzione del peso del nascituro.


Leggi l'OPUSCOLO ALIMENTAZIONE SICURA IN GRAVIDANZA


ATTENZIONE: le informazioni della presente pubblicazione sono ottenute dalla valutazione della letteratura scientifica e dalla consultazione di esperti e non sono da ritenersi esaustive. Si consiglia, per avere indicazioni approfondite sull'alimentazione durante il periodo di gestazione, di consultare il medico di famiglia o lo Specialista di fiducia.

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