Il botulismo è un'intossicazione alimentare ad elevata mortalità causata dall'ingestione di alimenti contaminati dal Botulino (Clostridium botulinum), un batterio che produce una neurotossina estremamente potente.
Dove si trova e come si sviluppa il Botulino?
Il Botulino vive e si moltiplica in assenza d'ossigeno; per questo alcune conserve alimentari sotto vuoto sono particolarmente a rischio.
Le spore del Botulino sono molto diffuse nell'ambiente (soprattutto suolo, terriccio e acqua) e sono in grado di resistere all'aria, al calore e agli agenti chimici. Le spore sono innocue, ma in presenza di condizioni favorevoli (assenza di ossigeno) possono germinare sviluppando dosi letali di neurotossina (1 solo grammo può uccidere 100 milioni di persone).
Alcune modalità di conservazione degli alimenti possono determinare queste condizioni favorevoli.Alimenti ad alto rischio
Sono più a rischio gli alimenti conservati ricchi di acqua e a bassa acidità come:
- conserve vegetali sott'olio (es. peperoni, fagiolini, fagioli, piselli, asparagi, melanzane, zucchine)
- salse non acide ricche d'olio (es. pesto)
- conserve animali (es. tonno e carni in scatola)
- insaccati e carni affumicate (es. prosciutto crudo)
Alimenti a basso rischio
Sono le conserve da vegetali naturalmente acidi o acidificate, oppure preparate sottraendo acqua (aggiunta di zucchero o sale, essiccazione) ad esempio:
Sono le conserve da vegetali naturalmente acidi o acidificate, oppure preparate sottraendo acqua (aggiunta di zucchero o sale, essiccazione) ad esempio:
- salsa di pomodoro
- marmellate e confetture
- capperi, acciughe od olive sotto sale o in salamoia
- pomodori secchi
Particolare attenzione va prestata all'impiego di spezie e piante aromatiche inserite a crudo nelle conserve (anch'esse devono essere trattate in aceto) e a salse non acide e ricche d'olio (come il pesto), che è buona regola confezionare in piccole porzioni monodose e conservarle in frigorifero (massimo per 3 giorni) o in freezer (più a lungo).
Come preparare una conserva sicura
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Precauzioni prima del consumo
La tossina può persistere molto a lungo negli alimenti, specialmente se poco acidi (pH maggiore di 6,8). A differenza delle spore, però, è termolabile: viene distrutta rapidamente dalle normali temperature di cottura dei cibi. In caso di dubbio, se il tipo di conserva lo consente, è una garanzia ripastorizzare il vasetto chiuso o farne bollire il contenuto prima di consumarlo.
Sintomi
Gravi sintomi neurologici compaiono dopo 12-36 ore dall'ingestione dell'alimento contaminato: difficoltà a vedere, visione doppia, difficoltà a deglutire, secchezza delle mucose della bocca e del naso, difficoltà a parlare, paralisi flaccida con debolezza muscolare che scende dagli arti superiori agli arti inferiori. Sono normalmente assenti febbre e diarrea. La morte insorge per soffocamento (paralisi respiratoria) o per arresto cardiaco.
Fonte: ASL n. 2 savonese
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